Secondo Ryff e Singer (2005) il benessere psicologico è un costrutto multidimensionale che comprende il raggiungimento di:
autonomia e autodeterminazione: si riferisce alla capacità di regolazione del comportamento dall’interno, ovvero avere dei principi e obiettivi personali che non siano basati solamente sull’approvazione degli altri, ma bensì sulla propria autovalutazione;
crescita personale: continuo sviluppo del proprio potenziale per crescere e realizzare se stessi, andando in contro alle sfide che ci pone la vita;
accettazione del sé: atteggiamento positivo verso se stessi caratterizzato dalla capacità di esplorare e conoscere i propri limiti così da potersi accettare, positivamente, per ciò che si è. L’accettazione di sé non è semplicemente avere una autostima elevata, poiché richiede consapevolezza sia dei propri punti di forza che dei propri limiti;
scopo di vita: avere una chiara comprensione dello scopo di vita, insieme ad un senso di intenzionalità e direzionalità;
padronanza ambientale: capacità individuale di mettere in atto cambiamenti creativi di fronte alle difficoltà che ci pone la vita ogni giorno;
buoni rapporti interpersonali: l’uomo è un animale sociale, questo è un assioma fondamentale per la sopravvivenza dell’essere umano, lo Psicologo del Benessere accompagna dunque il soggetto, a fondare (o a riscoprire), relazioni basate sulla fiducia, sull’ascolto e sul provare empatia.
Il ruolo dello Psicologo del Benessere è dunque quello di far riscoprire al soggetto le sue risorse, per accompagnarlo in un percorso di crescita personale lungo tutto l’arco della propria vita.